ph. Il Gattopardo Google image
Il Timballo di Pasta
Un'antica ricetta delle grandi famiglie dal '500 in avanti ci fa rivivere l'atmosfera siciliana del 1860 de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il cui film diretto da Luchino Visconti con la bella Claudia Cardinale, il grande Burt Lancaster e il giovane Alain Delon, è stato da poco restaurato a cura di Gucci e presentato in anteprima a Torino qualche tempo fa.
Il Timballo di Maccheroni, pasticcio delizioso della cucina siciliana, è descritto infatti in maniera minuziosa nelle pagine de “Il Gattopardo”, romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa pubblicato per la prima volta nel 1958 e che divenne in poco tempo un vero best seller.
Il romanzo ambientato nella Sicilia dal 1860 al 1910 circa, narra le vicende del principe Salina e della sua famiglia. Tomasi descrive in maniera incantevole il timballo di maccheroni in occasione di un pranzo solenne che il Principe diede per accogliere i suoi amici nella dimora di Donnafugata dove, come di consueto, si trasferiva con tutta la famiglia per la villeggiatura, e di cui vi riportiamo fedelmente la descrizione:
"...tre servitori in verde, oro e cipria entrarono recando ciascuno uno smisurato piatto d'argento che conteneva un torreggiante Timballo di Maccheroni. ...L'aspetto di quei monumentali pasticci era ben degno di evocare fremiti di ammirazione. L’oro brunito dell’involucro, la fragranza di zucchero e di cannella che ne emanava, non era che il preludio della sensazione di delizia che si sprigionava dall’interno quando il coltello squarciava la crosta: ne erompeva dapprima un fumo carico di aromi e si scorgevano poi i fegatini di pollo, le ovette dure, le filettature di prosciutto, di pollo e di tartufi nella massa untuosa, caldissima dei maccheroni corti, cui l’estratto di carne conferiva un prezioso color camoscio.”
Tomasi di Lampedusa, nel descrivere con grande eleganza il pasticcio, accenna al contenuto del timballo di maccheroni facendo intendere che questi devono essere assolutamente corti. Non è a caso che la lettrice Gabriella, nella ricetta che ci ha inviato del suo timballo e che qui sotto vi illustreremo, suggerisca di utilizzare le pipe rigate ancor più che i maccheroni!!
E dopo una breve pausa con il valzer de Il Gattopardo, tutti in cucina a preparare il Timballo per Capodanno con la ricetta che ci ha gentilmente inviato la nostra lettrice Gabriella.
La ricetta del Timballo di pasta di Gabriella
Ingredienti per la pasta frolla semi-dolce
500 gr. di farina
250 gr. di burro
2 uova intere
4 cucchiai di zucchero
1 pizzico di sale
ph. courtesy Claudio
Mettere sul piano del tavolo da cucina la farina, aggiungere le uova, il sale,
lo zucchero e il burro spezzettato, che avrete fatto ammorbidire in precedenza tendendo il panetto fuori dal frigorifero.
lo zucchero e il burro spezzettato, che avrete fatto ammorbidire in precedenza tendendo il panetto fuori dal frigorifero.
Impastare velocemente gli ingredienti sino a che si formi
una "palla" che andrà fatta riposare venti-trenta minuti circa.
Suddividere la palla in due porzioni una più abbondante ed una piu' piccola.
Tirare la pasta e "sdraiarla", facendola uscire dai bordi, in una pirofila (suggerisco di vetro pyrex) alta 10 centimetri che avrete precedentemente unto con una noce di burro e successivamente avrete spolverizzato con la farina
(togliere bene con piccoli colpetti sulle pareti della pirofila
la farina che dovesse rimanere in eccesso).
Ora potrete tirare con il mattarello anche la pasta frolla che avrete
tenuto da parte, necessaria per fare il disco di pasta frolla da utilizzare
per ricoprire il timballo (vd.foto).
Ingredienti per il ripieno
600 gr. di pipe rigate o maccheroni
Far cuocere in acqua bollente salata e scolare molto al dente.
Note: far cuocere la pasta solo dopo che il sugo sarà pronto
Ingredienti per la besciamella da aggiungere al ripieno
2 cucchiai di farina
1/2 litro di latte
40 gr di burro
40 gr di parmigiano grattugiato
noce moscata grattugiata qb
Per fare la besciamella far sciogliere il burro in una casseruola a fuoco basso, aggiungere la farina e quindi il latte facendo in modo che
non faccia
i grumi. Dopo 5-6 minuti togliere dal fuoco e a
ggiungervi il
parmigiano grattugiato e la noce moscata.
Ingredienti per il sugo con cui condire la pasta per il ripieno
2 cucchiai olio extra vergine d'oliva
1/2 cipolla bianca
1/2 carota
1 gambo di sedano
200 gr. di carne di maiale tritata
200 gr. di carne di vitello tritata
100 gr. di prosciutto cotto tritato
100 gr. di salsiccia
1 scatola di polpa di pomodoro
vino rosso (2 cucchiai)
vino rosso (2 cucchiai)
2 foglie di salvia
1 foglia di alloro
sale e pepe qb
sale e pepe qb
Tritare con la mezzaluna - separatamente - la cipolla, la carota e il sedano.
Mettere in una padella antiaderente due cucchiai d'olio extra vergine d'oliva, far soffriggere a fuoco basso la cipolla, aggiungere la carota e il sedano tritati.
Aggiungere al soffritto la polpa di maiale e vitello tritata, il prosciutto cotto tritato, la salsiccia sgranata a pezzetti.
Quando tutto è ben rosolato versarvi un goccio di vino rosso e lasciarlo evaporare, quindi aggiungere la polpa di pomodoro, la salvia e l'alloro, far cuocere per due ore a fuoco basso, aggiungendovi quando necessario un po' d'acqua (oppure di latte). Salare e pepare a piacere.
Si condiscono i maccheroni con il composto e con un po' di besciamella
lasciata volutamente abbastanza liquida.
lasciata volutamente abbastanza liquida.
Si mette il tutto nella pirofila già foderata con la pasta frolla.
Quindi dopo aver messo dentro il pyrex , precedentemente rivestito con il foglio di pasta frolla, tutte le pipe rigate condite con il sugo, si ricopre il tutto con l'altro
"disco" di pasta frolla tirata prima con il mattarello
(vd. foto a destra in basso).
Si chiudono bene i bordi pizzicando insieme i lembi dei due dischi di pasta frolla, unendoli insieme schiacciando piano piano con le dita.
Quindi si pone il pyrex nel forno che sarà stato preriscaldato a 200°
e lo si cuoce per circa 35-40 minuti a forno statico.
Con l'aiuto di due bei guantoni da forno imbottiti (mi raccomando!),
si toglie il timballo dal forno.
A questo punto lo si può "ribaltare" su un piatto da portata.
Per togliere il pyrex si farà leggermente leva con il gambo della forchetta
per aiutare il timballo a staccarsi delicatamente dal pyrex (ricordate che il pyrex va imburrato e infarinato prima di deporvi
dentro il foglio di pasta frolla, così da poter staccare bene dai bordi
e dal fondo il timballo dopo la cottura).
Ecco il timballo!
Grazie a Gabriella per la ricetta e a Claudio per le fotografie.
E PRONTO IN TAVOLA!
Nessun commento:
Posta un commento