Intervistiamo oggi Paolo Faretra uno dei nostri due Photoreporter Inviati Speciali del Natale in città per il nostro Blog.
Paolo buonasera! Come è nata la tua passione per la fotografia?
Da quando io possa ricordare, mi sono sempre dedicato ad attività creative. Il mio chiodo fisso era 'fissare il ricordo, raccontare l'emozione, fermare l'attimo': e così son passato dal disegno alla pittura,
alla poesia fino ad arrivare alla fotografia, l'arte che dal mio
punto di vista le racchiude un po' tutte. Quindi posso dire che la
passione per le immagini fa parte di me da sempre.
Da quanto tempo fotografi?
Durante le scuole superiori ho risparmiato, ho fatto lavoretti saltuari durante il periodo estivo, oltre che per proseguire gli studi, anche per realizzare un mio sogno: comprarmi una macchina Reflex. Ma come spesso capita quando si è giovani, dopo poco tempo ci si lascia distrarre da mille cose e così la fotografia l'ho messa da parte. Ma questa passione non era passata... era solo sopita tant'è vero che due anni fa, questa volta con l'acquisto di una reflex digitale, la passione è riesplosa prepotente al punto che non passa giorno senza che abbia la mia macchina al collo.
Dove ti sei formato e come?
Quando ho deciso di riprendere con la fotografia, mi sono iscritto ad un corso ben strutturato che comprendeva sia teoria che uscite pratiche con relative analisi delle immagini ottenute... un bel percorso formativo che mi ha insegnato tanto. E' vero che come ogni arte creativa ognuno alla fine segue la propria strada, ma è altrettanto vero che ci sono delle regole tecniche che per essere infrante vanno prima conosciute.
Che consigli ti senti di dare a chi vorrebbe trasformare
come te una passione in un qualcosa di piu'?
Qualsiasi cosa, se la si vuole fare bene, richiede impegno, studio e dedizione. Senza dubbio un corso che dia buone basi tecniche è fondamentale. Ma soprattutto sviluppare un buon senso critico. Purtroppo è facile sentirsi fenomeni: grazie ai social network tutti abbiamo decine di amici pronti a cliccare 'Mi piace' e dirci che siamo bravi...
Mai dimenticare che c'è sempre da imparare!
Ovviamente questo vale per chi vuole trasformare
la passione in qualcosa di più.
Come puo' approcciare la fotografia a Torino un neofita?
Il termine fotografia deriva dal greco antico ed è composto da φῶς, phôs che significa luce e da γραφή, graphè che significa scrittura, quindi letteralmente fotografia significa SCRIVERE CON LA LUCE.Come prima di scrivere bisogna studiare per imparare a scrivere, anche per fotografare bisogna imparare a conoscere i meccanismi, la storia della fotografia come anche il mondo che ci circonda, che vorremo fotografare.Quindi consiglio di trovare un buon corso.
Ci sono corsi Paolo? so che esistono tante associazioni in città...
Certo! Purtroppo solo pochi sanno che Torino ospita la più antica
Società Fotografica Italiana: il 4 aprile 1899 cinquanta personaggi appartenenti all'ambiente fotografico torinese e provenienti dal Circolo Dilettanti
Fotografi fondato nel 1890, si riunirono a Torino
e costituirono la Società Fotografica Subalpina.
Primo Presidente fu il cav. Edoardo Balbo Bertone di Sambuy, mentre il primo Presidente Onorario fu il cugino, Conte Ernesto Balbo Bertone di Sambuy, Senatore del Regno e già Sindaco di Torino, seguito nel 1901 da S.A.R. Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi.Nel 1900 inizia il primo Corso di Fotografia, che continuerà ininterrottamente, salvo i periodi delle due guerre mondiali, fino ad oggi.
Gli appassionati curiosi del mondo della fotografia dove
e a chi possono rivolgersi?
Il mondo della fotografia e dei suoi appassionati è molto attivo. Basta cercare e non si fa fatica a trovare a Torino Archivi Storici, circoli, associazioni che organizzano Corsi e Concorsi. Torino con le sui infinite attività culturali, sportive, eventi e fiere offre spunti di ogni tipo... insomma, non c'è da annoiarsi!
Cosa puoi consigliare?
Ovviamente, essendo stata la mia esperienza molto positiva
rispetto alla Società Fotografica da me frequentata,
non posso far altro che consigliarla caldamente!
Cosa ami riprendere e fotografare?
Ciò che amo davvero fotografare è la gente, i ritratti, non quelli impostati, ricercati ma le espressioni spontanee.Le persone, quando non si sentono osservate, è come se avessero la porticina che mostra le loro emozioni aperta...e quello è il momento che cerco di cogliere.
Di che tipo di apparecchiatura ti avvali?
La mia macchina fotografica è una Nikon D7000 con alcune ottiche che cambio in base alle esigenze. Ma il più delle volte esco di casa con il mio 18-200mm... non sarà l'ottica che garantisce la miglior qualità
ma è in assoluto la più versatile: in questo modo son
quasi sempre pronto a qualsiasi scatto.
Cosa pensi del dilagare di foto fatte con cellulari, ipad...?
Non posso parlare male dei cellulari da amante della tecnologia
quale io sono... Sono convinto che avere in tasca un dispositivo in grado di far fare a chiunque ed in qualsiasi momento una fotografia, abbia contribuito a far capire quanto è bello poter immortalare un ricordo con questa arte.
Non posso non dire però che una fotografia di
qualità non passa da un cellulare.
Da cosa trai la maggiore ispirazione?
Le emozioni sono la mia principale fonte di ispirazione: di solito i soggetti che scelgo, le impostazioni che uso per ottenere determinati effetti non sono altro che uno specchio di come mi sento io in quel momento e la fotografia è il mezzo per raccontarmi, spiegarmi, mostrarmi.
Il momento migliore per scattare immagini è...
Senza dubbio il momento migliore per me è il tardo pomeriggio: le luci, i colori, tutto contribuisce a creare immagini suggestive.
Il luogo migliore dove scattare immagini a Torino a Natale è?
Torino è una città splendida, a Torino non manca nulla: dai parchi e le aree verdi ai suoi fiumi, dal suo importantissimo bagaglio architettonico/artistico al suo lato industriale senza dimenticare
il suo lato magico, dall'essere una città antica al rinascere
come città moderna, culturale, turistica.
Se parliamo di Natale però, allora non si può non andare a fare il giro di tutte le installazioni delle Luci d'Artista
Cosa vuoi trasmettere attraverso i tuoi scatti?
Ho una fervente fantasia che mi porta a leggere nei miei scatti molto più di quel che si vede ed a volte gli altri non vedono proprio ciò che vedo io… ma è un bene: se vedessero ‘solo’ quel che vedo io, sarebbe un sottrarre delle possibilità… se chi guarda vede altro, un’anima,
un’emozione, un’essenza, allora vuol dire che con una
foto ho aperto una porticina su ‘qualcosa’.
Sei uno dei nostri Photo Ambassador speciali nella magia
del Natale di Torino, da quali eventi e situazioni hai tratto
sin qui le maggiori emozioni?
Ad oggi il momento senza dubbio più emozionate è stato il Baby Flash Mob degli Orsetti in piazzale Valdo Fusi (trovate l'Album su Pinterest clikkando qui accanto sulla "P" nella colonna destra): i bambini hanno sempre qualcosa in più... hanno i sentimenti ancora puri! Ad un certo punto, durante la fiaba, sono stati invitati ad abbracciarsi fra di loro: non hanno avuto tentennamenti ne malizia.
Noi adulti dovremmo imparare da loro!
Quali gli ultimi tuoi scatti del Natale a Torino...
Dopo la Mole e i bimbi con i loro orsetti la settimana scorsa, quelli del Presepe di Ghiaccio venerdì sera... Ora aspettiamo il nuovo spettacolo del Carillon di domani pomeriggio per la Vigilia di Natale!
GRAZIE E BUON NATALE COI FIOCCHI**
E GRAZIE DAI NOSTRI LETTORI PER LA SUGGESTIONE
DELLE IMMAGINI CHE CI REGALATE OGNI GIORNO
INSIEME CON MARCO CARAMAGNA!
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